LA MAPPA NON È IL TERRITORIO
Cosa significa questa frase? Si tratta di una metafora ovviamente!
Significa che ognuno di noi ha la sua specifica modalità di interpretare il mondo. Ogni persona si muove nell’ambiente fisico e sociale circostante attraverso una sua mappa personale fatta di idee, convinzioni, pregiudizi, schemi di ragionamento ecc…
Non esiste una realtà esterna unica e uguale per tutti. Ognuno vede la realtà in base a una infinita serie di strutture che ha dentro di sé e che compongono quel complicatissimo fenomeno che siamo soliti chiamare mente.
La mente inoltre è costituita da una parte conscia e da una parte inconscia e questo complica tutto ulteriormente. Queste due parti infatti sono spesso in conflitto tra di loro.
La mente inconscia fa entrare un sacco di informazioni nello stesso momento, mentre la mente conscia deve selezionare le informazioni rilevanti e decidere quelle che devono essere utilizzate e quelle che devono essere scartate.
La mente conscia è come una sorta di setaccio per la mente inconscia. E da cosa è composto questo setaccio? È composto da una moltitudine di convinzioni, abitudini, sistemi di rappresentazione, schemi comportamentali automatici, valori acquisiti, regole introiettate, pregiudizi, idee sedimentate, ecc…
Senza che ce ne accorgiamo, tutte queste cose dirigono il nostro comportamento ogni giorno e determinano la nostra personale visione del mondo, la nostra mappa.
C’è, però, un problema: la nostra mappa è, appunto, la nostra ed è diversa da tutte le altre. Non c’è una mappa uguale ad un’altra e se oggi nel mondo siamo in sette miliardi e mezzo di persone significa che ci sono sette miliardi e mezzo di mappe diverse.
Capire questo aspetto, prendere consapevolezza del fatto che ognuno di noi ha un modo caratteristico di essere nel mondo e di affrontare i problemi è di fondamentale importanza per riuscire a comunicare meglio con gli altri cercando di comprendere il loro punto di vista.
Capire che c’è una differenza tra la nostra mappa e quella del nostro interlocutore è il primo passo per riuscire ad instaurare dei rapporti in grado di arricchire il nostro bagaglio di conoscenza e di allargare il nostro punto di vista.
Le incomprensioni nel lavoro nascono spesso del fatto che si vuole imporre la propria visione del mondo su quella degli altri. Per migliorare le proprie performance e quelle della propria azienda, ha molto più senso cercare di integrare la propria visione con quella di chi lavora con noi piuttosto che cercare di imporre la propria.
Impara a conoscere la mappa attraverso la quale ti muovi nel mondo e a capire come integrarla con quella degli altri! In questo modo sarai molto più performante e non sprecherai inutili energie nel cercare di imporre la tua visione.
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A presto e Buon Valore!
Claudio