Sai che la flessibilità lavorativa può trasformare il modo in cui lavori e come i tuoi dipendenti percepiscono il loro ambiente professionale?

La possibilità di gestire il proprio orario e luogo di lavoro è diventata ormai un elemento fondamentale per la soddisfazione dei dipendenti e influenza in modo diretto le decisioni dei dipendenti, soprattutto quando si trovano a dover scegliere di lavorare in un’azienda piuttosto che in un’altra.

Basti pensare che più del 50% dei dipendenti tra i 18 e i 34 anni, lascerebbe la propria azienda nel caso di flessibilità insufficiente.

La flessibilità lavorativa quindi è più di un trend esploso in questi ultimi anni – in cui la maggior parte delle aziende si è dovuta adattare a nuovi modalità di lavoro, come lo smart working o il lavoro da remoto – ma rappresenta un’azione strategica per le aziende che vogliono migliorare la produttività, attrarre giovani talenti, ridurre i costi operativi e aumentare la soddisfazione lavorativa dei dipendenti.

In questo articolo vedremo cosa si intende per flessibilità lavorativa, quali sono le modalità di lavoro flessibile che si possono offrire e i vantaggi, sia per te come datore di lavoro che per i tuoi dipendenti. 

Cosa si intende per flessibilità del lavoro

Se vogliamo dare alla flessibilità lavorativa una definizione, dobbiamo considerare innanzitutto che si tratta di un cambio di prospettiva rispetto al modo in cui abbiamo affrontato il lavoro fino a oggi. Per questo motivo è importante avere una cultura aziendale che supporta la flessibilità, capace di ridurre le distanze sfruttando la tecnologia e mantenere l’attenzione sugli obiettivi.

Ma cosa significa esattamente? La flessibilità lavorativa offre ai dipendenti maggiore autonomia su come organizzare il proprio lavoro, dagli orari al luogo fino, in alcuni casi, all’ammontare di ore lavorate settimanalmente.  

Il lavoro ibrido e lo smart working sono i due esempi più rappresentativi di lavoro flessibile, ma sono modalità flessibili anche il lavoro interinale, part-time o a progetto.

Tipologie di flessibilità nel mondo del lavoro

Ci sono diverse possibilità che si adattano alle esigenze dei dipendenti o dell’azienda e possono riguardare gli orari, i luoghi di lavoro o i contratti.

La flessibilità del lavoro diventa una forma alternativa alle canoniche 8 ore per 5 giorni lavorativi da svolgere in ufficio o in azienda. 

Come titolare d’azienda, puoi proporre diverse tipologie di contratti.

Contratto di somministrazione: può essere a tempo determinato o indeterminato e prevede un rapporto trilaterale tra:

  • agenzia per il lavoro o somministratore, che si occupa di segnalare i profili più idonei alle esigenze aziendali
  • azienda che ha richiesto il lavoratore
  • lavoratore che svolge l’attività

Lo scopo è quello di far incontrare le esigenze dell’azienda con quelle dei lavoratori, sia a breve che a lungo termine.

Questa modalità di lavoro permette ai titolari d’azienda di assumere lavoratori nei periodi in cui ne hanno bisogno.

Contratto part-time: a differenza dei contratti full time, prevede un numero di ore di lavoro inferiori alle 40 e può essere:

    • orizzontale se il dipendente lavora solo per un certo numero di ore durante la giornata
  • verticale quando lavora solo determinati giorni della settimana
  • misto se le due modalità vengono combinate

Contratto a chiamata o intermittente: prevede che il lavoratore sia chiamato a svolgere l’attività solo quando l’azienda ha necessità. Di conseguenza, il lavoratore è pagato solo per le ore effettivamente lavorate.

Questo contratto è spesso utilizzato in settori influenzati dalla stagionalità del lavoro, dove le richieste possono variare a seconda delle stagioni, degli eventi o dei progetti.

Il contratto a chiamata offre una certa flessibilità per il datore di lavoro nel gestire le risorse in base alle necessità effettive, ma può presentare sfide per i lavoratori in termini di sicurezza occupazionale e stabilità finanziaria, in quanto il numero di ore lavorate può essere incerto e variabile.

In tutti questi casi, è possibile offrire una flessibilità di spazio tramite lo smart working o il lavoro da remoto, termini spesso confusi o usati uno in sostituzione dell’altro, ma che in realtà descrivono situazioni diverse.

Per Smart working si intende un rapporto di lavoro subordinato in cui il dipendente lavora per obiettivi, senza vincoli di orario o luogo. L’organizzazione del lavoro è strutturato per fasi, cicli e obiettivi e viene stabilito tramite un accordo tra dipendente e datore di lavoro.

Il lavoro da remoto o telelavoro incentiva il dipendente a lavorare per obiettivi e a scegliere liberamente la propria sede di lavoro, ma è vincolato a rispettare gli orari proposti dall’ufficio.

In base alle esigenze, è possibile offrire una modalità di lavoro ibrido o hybrid working, in cui un dipendente svolge la sua attività in parte da remoto e in parte presso la sede aziendale.

Vantaggi del lavoro flessibile

Ma quali sono i vantaggi dei modelli di lavoro con schedulazione flessibile?

Il lavoro flessibile offre una serie di vantaggi sia per i dipendenti che per le aziende, contribuendo a creare un ambiente di lavoro ideale per attrarre e trattenere i talenti all’interno dell’azienda, adattarsi alle nuove sfide del mondo del lavoro, migliorare la qualità della vita dei dipendenti e il successo dell’azienda.

Ecco alcuni dei principali vantaggi per dipendenti e imprese. 

I benefici per i dipendenti

  • Equilibrio tra vita professionale e personale

I dipendenti possono gestire in modo più efficace il proprio tempo, avere maggiore autonomia decisionale e controllo sulla propria quotidianità.

Questo riduce lo stress e migliora il benessere complessivo.

Inoltre poter scegliere i momenti in cui si è più produttivi per lavorare, migliora la qualità del lavoro svolto e la produttività.

  • Risparmio degli spostamenti

Lavorare da remoto permette ai dipendenti un risparmio sia sul tempo che altrimenti avrebbero utilizzato per gli spostamenti che sul costo del carburante o quello dei mezzi per andare e tornare dal lavoro.

  • Aumento della soddisfazione

Il primo passo per aumentare la soddisfazione dei tuoi dipendenti è quello di riconoscere le esigenze personali. Offrendo loro modalità di lavoro flessibile andrai sicuramente incontro alle loro esigenze e questo contribuisce a creare le basi per un ambiente di lavoro positivo, in cui ognuno sente di poter dare il massimo e di conseguenza aumenta la motivazione lavorativa. 

I benefici per le imprese

  • Attrazione dei talenti

Le aziende che adottano politiche di lavoro flessibile possono distinguersi ed essere definite desiderabili da chi cerca lavoro, mentre creano una maggiore fiducia e senso di appartenenza nei dipendenti, favorendo la presenza dei migliori talenti in azienda.

Diminuirà il turnover tra i dipendenti in quanto si sentiranno appagati e avranno fiducia nell’azienda.

Il lavoro flessibile permette inoltre alle aziende di garantire una maggiore inclusione nella ricerca del personale. 

Il lavoro flessibile è perfetta per tutte le persone che non sono disposte o non hanno la possibilità di lavorare 8 ore al giorno, ad esempio persone con disabilità, impegnate in corsi di studio e formazione, genitori, nomadi digitali. 

  • Riduzione dei costi operativi

Il lavoro flessibile contribuisce a ridurre i costi operativi, ottimizzare l’uso degli spazi fisici e di risparmiare su infrastrutture tradizionali.

Inoltre se i tuoi dipendenti lavorano da remoto e non hanno la necessità di recarsi in ufficio, contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale legato agli spostamenti casa-lavoro, favorendo una maggiore sostenibilità.

  • Calo di assenteismo e ritardi

La flessibilità offre ai dipendenti la possibilità di conciliare meglio gli impegni lavorativi con quelli personali e familiari. Questo equilibrio riduce il rischio di assenze o ritardi dovuti a situazioni personali non organizzate.

Svantaggi della flessibilità lavorativa

Pur offrendo numerosi vantaggi, la flessibilità nel mondo del lavoro può presentare anche alcuni svantaggi, sia per i dipendenti che per le aziende.

Ognuno di questi però può essere mitigato attraverso l’organizzazione del lavoro e una cultura aziendale ben definita.

In che modo può penalizzare i dipendenti

  • Isolamento e mancanza di motivazione

Nel caso del lavoro da remoto, i dipendenti potrebbero sentirsi isolati dalla mancanza delle interazioni quotidiane e delle dinamiche di squadra che caratterizzano l’ambiente di ufficio tradizionale.

Inoltre per alcuni dipendenti, non avere in casa spazi ben definiti da destinare alle attività lavorative può compromettere la concentrazione necessaria e ridurre la produttività.

  • Mancanza di organizzazione

Dover gestire in autonomia i propri orari di lavoro può essere difficile senza una buona pianificazione e autodisciplina che permette di mettere dei paletti.

Nei casi peggiori, il dipendente rischia di sentirsi in dovere di essere “sempre a disposizione”, anche in tarda serata, nei week end o addirittura anche in caso di malattia.

  • Comunicazione poco chiara

Nel caso di team composti da dipendenti che seguono orari di lavoro diversi, la comunicazione potrebbe diventare meno immediata e più complessa.

In che modo può penalizzare le imprese

  • Difficoltà di gestione dei team 

La mancanza di presenza fisica o gli orari diversi, possono rendere più complesso coordinare le attività di gruppo.

La gestione di un team flessibile richiede quindi un approccio diverso per garantire la collaborazione tra i colleghi e favorire lo scambio di informazioni. 

  • Calo di produttività

Se i tuoi dipendenti mostrano poca motivazione, lontano dalla supervisione o dagli stimoli dati dal contatto con i colleghi, potrebbero rendere meno di quanto non farebbero in ufficio.

  • Resistenza culturale

Se i dipendenti non sono pronti ad adattarsi a nuove modalità di lavoro flessibile o non disponi di mezzi e strumenti necessari, si potrebbe riscontrare qualche resistenza all’interno dell’azienda.

Come gestire al meglio il lavoro flessibile?

Implementare la flessibilità aziendale può essere complicato se non si hanno i giusti mezzi, ma vogliamo darti alcuni consigli per mitigare gli svantaggi e gestire in modo efficace il lavoro flessibile della tua azienda e dei tuoi dipendenti:

  • Crea una cultura aziendale che abbraccia e supporta la flessibilità 
  • Investi in tecnologie avanzate per la comunicazione e la sicurezza informatica 
  • Offri formazione continua e supporto ai dipendenti per aiutarli ad affrontare le sfide del lavoro flessibile e massimizzare i suoi benefici.

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A presto e Buon Valore!
Claudio